Parola e Linguaggio.

PAROLA E LINGUAGGIO
Il Piano Sensoriale permette di “toccare” l’emissione vocale propria o di un soggetto esterno che stia utilizzando un microfono collegato alla stessa.
Questo da’ la possibilità di correggere e auto correggersi nell’atto fonatorio: l’emissione dei suoni vocalici o delle consonanti può essere perfezionata toccando e comparando fonazioni eseguite in modi differenti, la qualità della voce può essere migliorata perché è facilitata l’autoconsapevolezza della propria emissione (voce nasalizzata, sfiatata, trattenuta, ecc.).
La già citata possibilità di avvertire lo spostamento della vibrazione quando la frequenza è più o meno acuta o grave è molto utile nello stabilizzare la voce altalenante o al contrario per modulare una voce troppo statica nel parlato.
Un’altra piacevole scoperta e grande conquista permessa dall’utilizzo del Piano Sensoriale è il riconoscimento dei fonemi attraverso il tatto e non solo la lettura labiale:
il suono sordo e quello sonoro sono caratterizzati dalla presenza (sonoro) o assenza (sordo) della vibrazione della voce, nel caso del suono sordo la vibrazione è data dal ‘rumore’ del fiato e di come viene prodotto ( labiale, dentale ecc.), il fonema più facile da riconoscere al tatto è la ‘R’ poiché c’è un’oscillazione ‘tamburellata’ dell’aria inconfondibile.
Una grande risorsa derivante dalla percezione dei parametri musicali è il riconoscimento della pausa unita alla durata dell’emissione della voce: questi due fattori collegati permettono di dare unità e musicalità alla parola (evitando la sillabazione marcata e allungando la sillaba accentata) e alla frase (evitando pause che spezzano il senso della frase per una comprensione migliore). Pertanto è uno strumento molto utile per affinare l’educazione al ritmo della parola seguendo gli accenti e al ritmo frastico.