Il mondo della logopedia è in continua evoluzione, alla costante ricerca di strumenti che possano arricchire e potenziare l’intervento riabilitativo. Tra le innovazioni più interessanti emerge il **Piano Sensoriale** (o la versione più grande, la **Pedana Sensoriale**) di ContattoDedo, un dispositivo che trasforma l’ascolto e la percezione in un’esperienza multisensoriale, aprendo nuove vie nella terapia del linguaggio.
Ascolto Attraverso il Tatto: La Forza delle Vibrazioni
Il Piano Sensoriale non è un semplice strumento, ma una vera e propria interfaccia che permette di **percepire il suono attraverso il tatto e le vibrazioni** che si propagano nel corpo. Originariamente concepito per bambini e persone con disabilità sensoriali o uditive, si è rivelato una risorsa preziosa per i logopedisti, in quanto sfrutta il canale sensoriale corporeo e propriocettivo.
come Funziona:
Il dispositivo, un piano (o una pedana) collegabile, ad esempio, via Bluetooth, emette **vibrazioni** in risposta a stimoli sonori (musica, voce, suoni naturali). Questo meccanismo consente al paziente di:
1. Ascoltare con il Corpo: Il suono, tradotto in vibrazione, non è percepito solo dall’orecchio, ma da tutto il corpo, rendendo l’esperienza di ascolto corporeo profonda e immediata.
2. Percepire la Propria Voce: Un uso fondamentale in logopedia è la possibilità di sentire la propria voce e “modularne l’intensità e la durata” attraverso le sfumature vibrazionali, un’esperienza chiave soprattutto per chi ha difficoltà uditive o di “feedback” propriocettivo.
Campi di Applicazione in Logopedia
L’approccio sensoriale integrato del Piano ContattoDedo offre ai logopedisti strumenti concreti per lavorare su diverse aree terapeutiche:
1. Attenzione e Regolazione Emotiva
Le vibrazioni e l’ambiente sensoriale controllato facilitano l’attenzione e la regolazione emotiva . Un paziente che si sente centrato e meno disperso è più ricettivo e pronto all’apprendimento.
2. Miglioramento della Consapevolezza Oro-Facciale e Vocale
Attraverso la percezione delle vibrazioni corporee generate dalla propria emissione vocale, il Piano Sensoriale supporta:
La produzione del suono: Aiutando il paziente a sentire la “consistenza” fisica della propria voce.
Le capacità motorie oro-facciali: Lavorando sulla modulazione, l’intensità e la durata della fonazione.
3. Integrazione Multisensoriale
Questo strumento permette di lavorare sull’integrazione multisensoriale, essenziale per lo sviluppo comunicativo:
Bambini sordi o ipoacusici: La stimolazione vibrazionale supporta lo sviluppo delle aree sensoriali del cervello in un percorso riabilitativo-terapeutico completo.
Discriminazione Sensoriale: Si possono potenziare le capacità di discriminazione del suono, associando lo stimolo uditivo alla sensazione tattile/vibrazionale.
Principi Fondamentali per l’Intervento
Affinché il Piano Sensoriale sia una “Risorsa Strategica”, il logopedista deve integrarlo seguendo principi chiave di un Piano Sensoriale Riabilitativo strutturato:
Valutazione Sensoriale: È fondamentale valutare le risposte sensoriali iniziali del paziente (individuando eventuali iper- o iposensibilità) per pianificare un intervento mirato.
Personalizzazione: Ogni sessione deve essere adattata all’individuo, tenendo conto di età, diagnosi, livello di sviluppo e preferenze specifiche.
Progressività: L’intervento deve essere graduale, partendo da stimoli semplici per aumentare via via la complessità e la durata delle attività.
Approccio Multidisciplinare: L’efficacia è potenziata dalla collaborazione con altri professionisti, come terapisti occupazionali o neuropsicomotricisti, per un approccio olistico alla persona.
In conclusione, il Piano Sensoriale di ContattoDedo non sostituisce le pratiche logopediche tradizionali, ma le amplifica, offrendo un canale d’accesso alternativo e potente alla percezione, all’ascolto e alla produzione verbale. Si configura così come un’opportunità unica per i logopedisti che vogliono integrare strategie innovative e multisensoriali nella loro pratica clinica.
Sarebbe interessante approfondire come un logopedista può strutturare una sessione pratica specifica utilizzando il Piano Sensoriale per un disturbo specifico, come ad esempio la disartria o un ritardo del linguaggio.

